“Semplicemente un dittatore” non va in scena

in No Censura/Schermi

Lo spettacolo “Semplicemente un dittatore” (Sadece Diktatör) scritto da Onur Orhan, diretto da Caner Erdem e interpretato dal celebre attore Barış Atay previsto in cartellone a Artvin il 19 gennaio non è potuto andare in scena a causa di un divieto imposto per ragioni di ordine pubblico. Per lo stesso motivo sono state annullate tutte le date successive. Lo spettacolo avrebbe dovuto poi girare per diverse città turche tra cui anche Ankara e Istanbul.

Secondo le autorità lo spettacolo avrebbe rappresentato un serio problema per l’ordine pubblico e la sicurezza. Le ragioni reali sembrano tuttavia risiedere piuttosto nel contenuto dello spettacolo. Semplicemente un dittatore è un monologo in cui Barış Atay interpreta un dittatore in preda a un conflitto interiore mentre in lontananza si sentono i rumori e le voci di manifestazioni e proteste. Non viene mai nominato Erdoğan ma sono evidenti i riferimenti alla situazione politica turca.

Lo spettacolo aveva debuttato già tre anni fa, nell’autunno 2015, e aveva girato anche per diversi paesi europei (Francia, Olanda, Belgio, Germania per citarne solo alcuni) per un totale di 51 rappresentazioni oltre alle 160 realizzate in Turchia.

Alla notizia del divieto, quando la polizia ha avvisato l’attore prima che entrasse in scena, l’attore Barış Atay ha esclamato: “questa decisione mostra che il nostro presidente è un dittatore”. Già noto per le sue provocazioni e per il suo impegno politico Barış Atay non è nuovo a scontri con il governo e a accuse nei suoi confronti. L’anno scorso era stato processato per aver insultato il presidente Erdoğan in un articolo scritto su un quotidiano.

In segno di solidarietà nella giornata del 29 gennaio la piattaforma dei teatri di Kadiköy ha invitato a una protesta pubblica: in diversi luoghi – teatri, foyer, caffè, librerie  – alle ore 20.30 sono stati invitati attori e persone comuni a leggere spezzoni dello spettacolo. Il testo è stato tradotto e letto anche in inglese e in curdo. La protesta promossa anche grazie agli hashtag #SadeceDiktatör, #DiktatörüOkuyoruz, #TiyatromaDokunma ha avuto una certa eco nei social. Nel frattempo però è stato oscurato l’account personale dell’attore.