Avesta Yayınları è la prima casa editrice in Turchia che pubblica libri in lingua curda. Con sede a Diyarbakır, a 23 anni dalla sua fondazione resta la più importante – insieme alla casa editrice Lîs che si occupa principalmente di letteratura in curdo – nella diffusione di saggi storici e sociologici sul Kurdistan, racconti e storie della tradizione, vocabolari e manuali di lingua tradotti e pubblicati in turco e in curdo.
Tra le pubblicazioni di Avesta anche un omaggio a Maurizio Garzoni, linguista e autore nel 1787 della prima grammatica curda della storia, ripubblicata integralmente e in versione originale.
In un’operazione di “lotta al terrorismo” nove titoli della casa editrice sono stati banditi e fatti ritirare dalle vendite anche on-line in seguito a un intervento della polizia che ha trovato i libri nelle abitazioni di due persone a Şırnak accusate di appartenenza al PKK / KCK.
Per legge i libri possono essere banditi entro sei mesi dalla pubblicazione, i titoli in questione invece sono stati pubblicati tra il 2003 e il 2015 e si tratta per la maggior parte di saggi o tesi provenienti da università di tutto il mondo, tra cui una già pubblicata dalla Middle East Watch, e tradotti in turco. Tra i titoli: “Dio e lo Sheik Adi sono impeccabili. Poesie sacre e racconti religiosi nella storia Yezidi”, “Fede di sangue e schede elettorali. Il nazionalismo curdo in Turchia 2007-2009”, “Sogno o realtà. La Repubblica curda di Mahabad”, “Dalla diaspora degli oppressi alla nazionalità oltre confine”, “Genocidio in Iraq”, “Vita di Mustafa Barzani sotto la bandiera del Kurdistan”, “Uno straniero nel mio paese. Politiche di appartenenza della gioventù curda in Svezia”, “Viaggio nel paese degli uomini coraggiosi”, “Ottomani, safavidi e curdi nella battaglia di Çaldiran”.
Secondo l’editore Abdullah Keskin gli autori, molti dei quali stranieri, protesteranno contro la decisione.