Alla Fiera del libro di Kayseri, quest’anno alla sua prima edizione tenutasi tra il 14 e il 22 ottobre, lo scrittore İhsan Eliaçık, originario della stessa città, è stato contestato e apostrofato come “ateo senza fede”. Un gruppo di persone ha gridato slogan e chiesto allo scrittore di lasciare la fiera. In seguito la polizia, vedendo le accese contestazioni, ha impedito il suo ingresso.
Lo scrittore, giornalista ed esegeta ha scritto decine di libri in cui propone una visione del Corano più legata alla spiritualità e all’attualità pratica degli insegnamenti coranici che non alle pratiche rituali. Eliaçık è inoltre il fondatore del movimento Musulmani Anticapitalisti che propone una visione dell’Islam in netto contrasto con il “sistema di sfruttamento capitalista vigente”.
In seguito alle aggressioni verbali e fisiche nei confronti dello scrittore la casa editrice che lo rappresenta, la Tekin Yayınevi, ha lasciato la manifestazione chiedendo ai colleghi di fare lo stesso. Una decina di case editrici tra le quali Ayrıntı, İletişim, Metis e ON8 kitap hanno lasciato la fiera in segno di solidarietà. Anche l’Unione degli editori ha condannato l’evento dichiarando che si è trattato di un tentativo di censura. Da parte degli organizzatori della fiera si è parlato invece di un problema di capacità degli spazi in cui era previsto un firmacopie dell’autore.