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terremoto appello femminista

Terremoto / Appello femminista contro la catastrofe

in Società

Di seguito un appello pubblicato subito dopo il terremoto da una rete di organizzazioni femministe attive in Turchia che si firma Gruppo di solidarietà femminista contro le catastrofi (Afetlere Karşı Feminist Dayanışma Grubu)

L’appello è stato tradotto anche in inglese, curdo, arabo e francese


7 febbraio 2023

Siamo distrutte, preoccupate e arrabbiate!

Chiediamo una mobilitazione generale e maggiori sforzi di ricerca e soccorso!

Ieri all’alba siamo state svegliate da un terremoto di magnitudo 7.7 a Kahramanmaraş che ha lasciato 10 città vicine nella distruzione più totale. La devastazione è proseguita con il successivo terremoto di magnitudo 7.6 con epicentro a Elbistan e dozzine di altre scosse. Sappiamo che in molti posti le operazioni di ricerca e soccorso non sono state attivate; in questi posti sono rimasti coinvolti all’incirca 14 milioni di persone e un numero incalcolabile di animali, più di 6000 edifici sono crollati, migliaia di persone e animali sono morti e decine di migliaia di persone sono ancora sotto le macerie. Proviamo un dolore profondo per coloro che abbiamo perso e siamo preoccupate per le ulteriori vittime che potrebbero esserci!

E sappiamo che non è stato solo il terremoto a causare tutto ciò: la negligenza e l’avidità di guadagno sono altrettanto responsabili. Il governo AKP è il principale responsabile della devastazione subita. Per 25 anni il governo AKP non ha adottato le misure preventive necessarie contro il rischio terremoto e le sue concessioni hanno permesso la costruzione di strutture che crollano come fossero di carta.

Inoltre, non solo il governo AKP non è riuscito a eliminare la corruzione nel settore edile ma ha deciso di prendersi la sua fetta. Le municipalità che hanno rilasciato licenze e permessi per edifici di cartone sono altrettanto colpevoli. Siamo infuriate con questo sistema che ha causato la devastazione prevenibile che ci troviamo adesso ad affrontare!

Chiediamo ai funzionari che non sono riusciti a lavorare efficacemente nelle prime, critiche 24 ore di mobilitarsi senza ulteriori indugi. Dichiarare il lutto nazionale di fronte a questo disastro non è assolutamente sufficiente; ciò che è più urgente oggi è mobilitarsi per salvare chi è sotto le macerie e provvedere ai bisogni dei sopravvissuti lasciati al gelo.

 

Il nostro appello è urgente! Ogni ora persa sta costando delle vite! In quanto femministe che si sono unite in solidarietà di fronte al disastro chiediamo che il governo AKP e l’opposizione svolgano la loro funzione necessaria a salvare vite!

 

Intervento urgente tra le macerie

  • Si deve andare oltre le frizioni tra governo centrale e amministrazioni locali, deve essere garantita la coordinazione e la cooperazione attiva tra tutte le amministrazioni locali, tutti i partiti politici, le forze armate, le organizzazioni umanitarie nazionali e internazionali.  Gli aiuti non devono essere rifiutati.
  • Le squadre di soccorso tra le macerie devono accelerare in tutti i siti per permettere il salvataggio di altre vite entro le critiche 72 ore dopo il terremoto. Gruppi di esperti e equipaggiamenti professionali devono essere convogliati urgentemente nelle zone terremotate utilizzando tutte le vie di comunicazione terrestri, marittime e aeree. 
  • Le operazioni devono essere velocizzate  soprattutto a Hatay, Karamanmaraş e Adıyaman da dove giungono notizie di particolare insufficienza di soccorsi. Nelle province e nei paesi ancora isolati deve essere urgentemente inviato personale di soccorso e equipaggiamenti, in tutti gli edifici crollati devono essere svolte operazioni di ricerca e soccorso. Nelle province in cui le vie aeree e stradali fossero insufficienti deve essere garantito il trasporto marittimo.
  • Notiamo che il numero delle persone impiegate nei soccorsi è insufficiente rispetto all’estensione dell’area colpita dal terremoto. Devono essere fornite informazioni sulla coordinazione di coloro che vogliono lavorare volontariamente presso l’AFAD (Direzione per la gestione di urgenze e calamità naturali) o la Kızılay (Mezzaluna Rossa).  Devono essere fornite chiare informazioni sulle operazioni, l’opinione pubblica deve essere informata in ogni dettaglio sulle operazione di soccorso, regione per regione, provincia per provincia,  si deve evitare la diffusione di cifre generali che possono dare adito a compiacenza come “ci sono quindicimila soccorritori sul campo”.
  • Persone che abbiano ricevuto una formazione in ricerca e salvataggio o volontari e cittadini esperti che abbiano sufficienti conoscenze professionali come minatori, montanari, operatori edili devono essere coordinati e inviati urgentemente nella regione in aiuto a Afad, Kızılay e altre organizzazioni. 
  • Macchinari che possano essere utilizzati per le operazioni di salvataggio e l’apertura delle strade come gru e scavatori di proprietà delle imprese edili devono essere urgentemente consegnati alla regione e messi temporaneamente al servizio della comunità.
  • Deve essere garantita la cooperazione di tutte le organizzazioni governative per far arrivare nella regione ogni genere di aiuto e i macchinari di ricerca e salvataggio con la messa a disposizione dei mezzi di ricerca e salvataggio delle forze armate, compreso personale e attrezzature. 
  • Deve essere coordinato l’invio nella regione di interpreti zaza, kurmanji, arabo, curdo, persiano pashtu e di tutte le altre lingue locali per garantire il sostegno e le operazioni di ricerca e salvataggio di migranti, rifugiati, profughi. 

Le sistemazioni per i terremotati devono essere fornite e coordinate tenendo conto delle dure condizioni dell’inverno.

– Il problema della sistemazione dei sopravvissuti al terremoto deve essere affrontato tenendo conto sia della sicurezza dei superstiti che delle condizioni invernali; tende e container devono essere distribuiti immediatamente.

– Occorre fornire carburante alla regione per il trasporto e il trasferimento delle persone.

– Gli aiuti primari necessari a soddisfare i bisogni di cibo sano, acqua pulita, nutrimento, riscaldamento, servizi igienici puliti e altro dovrebbero essere consegnati ai sopravvissuti al terremoto in modo sistematico e urgente; le ONG e le municipalità locali non dovrebbero essere escluse da questo processo.

– Gli aiuti per soddisfare i bisogni urgenti delle donne, dei bambini e degli anziani, come assorbenti igienici, pannolini, pannoloni per adulti, dovrebbero essere consegnati nelle regioni colpite. Dovrebbero essere nominate ostetriche, operatrici/operatori sociali e medici.

Il Ministero della Famiglia e delle Politiche Sociali deve avviare iniziative per le donne e i bambini.

– Il Ministero della Famiglia e delle Politiche Sociali deve sviluppare e attuare un piano di soccorso e sostegno per donne, bambini, anziani e disabili, e fornire servizi specifici per il loro riparo e le loro esigenze di base al fine del loro sostentamento.

– Il Ministero della Famiglia e delle Politiche Sociali deve sviluppare e attuare piani d’azione urgenti e sostenibili per continuare i servizi e il funzionamento di istituzioni come le case di accoglienza, i centri di prevenzione e monitoraggio della violenza e altri centri e meccanismi per il sostegno delle donne; devono essere condivise informazioni trasparenti tenendo conto delle richieste delle ONG di donne sul campo.

Infine, chiediamo che i funzionari forniscano servizi e non facciano demagogia mentre, nonostante siano passate 24 ore, ci sono zone distrutte che non sono state ancora raggiunte. Chiediamo informazioni accurate, trasparenti, affidabili e regolari per informare le persone.

 

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