Turchia, cultura e società

Matite contro la violenza di genere

in Satira/Tratti

A pochi giorni dalla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne Kaleydoskop dedica la sua rubrica di satira alle vignette che denunciano questo allarmante fenomeno. Secondo la mappa del femminicidio in Turchia, progetto di data journalism realizzato dalla giornalista Ceyda Ulukaya in collaborazione con Sevil Şeten e Yakup Çetinkaya, sono più di 1960 le donne uccise nel paese dal 2010 a oggi, molte delle quali per mano di padre, marito, fidanzato o ex. Negli ultimi anni molti quotidiani e canali di informazione hanno riportato le notizie di questi omicidi con un linguaggio che tende a stigmatizzare le vittime anziché i loro carnefici, contribuendo a creare un clima favorevole alla violenza di genere.

Proponiamo una selezione di vignette realizzate in seguito al feroce omicidio di Özgecan Aslan, studentessa universitaria di 20 anni uccisa l’11 febbraio 2015 per essersi difesa da un tentativo di stupro da parte dell’autista del minibus sul quale stava viaggiando. Le vignette sono state disegnate su invito del Tarsus Şelale Soroptimist Kulübü, club di donne professioniste e imprenditrici che a un mese dall’efferato assassinio hanno voluto commemorare Özgecan con una mostra incentrata sui diritti universali della donna. La mostra è stata allestita a Tarsus, la città in cui la giovane donna ha vissuto i suoi ultimi momenti di libertà prima di salire sul minibus guidato dal suo assassino.

 

(Firuz Kutal)
“Il passo successivo della donna che lavora è la prostituzione”
“Le donne scollate vengono stuprate”
“Le bambine di 7 anni si possono sposare”
“È un progetto ‘Orgasmus’, non Erasmus”
“È immorale che le donne incinte vadano in giro”
(Halis Dokgöz)
(Aziz Yavuzdoğan)
(Mehmet Zeber)
(Cemalettin Güzeloğlu)
(Hüseyin Çakmak)

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