Turchia, cultura e società

Interrotta la première turca di Human Flow

in No Censura/Schermi

La proiezione di Human Flow di Ai Weiwei è stata interrotta durante la sua première turca il 22 ottobre. Il documentario dell’artista dissidente cinese – a cui tra l’altro è stato di recente assegnato il premio Hrant Dink – era il primo film in gara all’Antalya Film Festivali, il più importante festival del cinema in Turchia, giunto quest’anno (21-27 ottobre) alla sua 54° edizione.

Il film, che ha debuttato in anteprima mondiale lo scorso settembre alla Mostra del cinema di Venezia, è un viaggio intorno al mondo che testimonia la portata globale della crisi dei rifugiati mostrando gli effetti di guerre, carestie e mutamenti climatici. Human Flow vede anche una parte girata nel sud-est della Turchia che affronta l’emergenza che coinvolge la regione.

Durante la proiezione ad Antalya, l’apparizione nei sottotitoli turchi del termine gerilla, guerriglieri, in riferimento ai membri del PKK ha provocato reazioni di protesta negli spettatori. Mentre parte del pubblico abbandonava la sala, il film è proseguito per qualche minuto senza sottotitoli, per poi essere interrotto definitivamente. Un addetto del festival ha comunicato che la proiezione era sospesa per inconvenienti tecnici e sarebbe stata riprogrammata nel giro di qualche giorno. L’addetto ha fatto riferimento a problemi di sincronizzazione dei sottotitoli, motivazione ripresa in un comunicato pubblicato l’indomani sul sito del festival, dove si sottolinea però anche che “finora non si era mai verificato alcun problema”.

Negli ultimi anni il festival è stato spesso al centro di polemiche per una serie di cambi di rotta che, presentati sotto la bandiera del rinnovamento, appaiono piuttosto come manovre per ostacolare la partecipazione di film che potrebbero affrontare temi scomodi per il governo di Ankara.

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