Turchia, cultura e società

L’Unione degli editori per la libertà di stampa

in No Censura

L’Unione degli editori di Turchia (Türkiye Yayıncılar Birliği) in un comunicato prende posizione contro la decisione della magistratura del comune di Kahta nella provincia di Adıyaman riguardo al ritiro dal mercato di alcuni libri. Il 2 ottobre infatti su richiesta della procura è stato deciso il ritiro dalla vendita e dalla distribuzione di alcuni titoli in circolazione già da diverso tempo. Si tratta dei volumi Birakuji (La guerra civile dei curdi) dello scrittore e  giornalista curdo Faysal Dağlı pubblicato dalla casa editrice Belge nel 1994, Rojava Kürtlerin Zamanı (Il tempo dei curdi), reportage del giornalista di Al-Monitor Fehim Taştekin e pubblicato dalla prestigiosa casa editrice İletişim nel 2016 e Kürt Tarihi (Storia dei curdi) del giornalista scrittore Aytekin Gezici in circolazione dal 2013.  

Secondo il codice della stampa, si legge nel comunicato, nel periodo di pubblicazione tutti i libri sono consegnati alla procura incaricata che può avviare un procedimento penale entro sei mesi, al termine dei quali tale diritto decade. L’unione degli editori richiede pertanto la revoca della decisione della magistratura invocando il rispetto dei tempi e delle modalità previste dalla legge e invitando tutti “a un maggiore riguardo nei confronti della libertà di espressione e di diffusione del pensiero”.

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