Turchia, cultura e società

206 stanze di silenzio

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Si sta per concludere la mostra 206 stanze di silenzio – studi sull’orfanotrofio greco di Prinkipo (206 Odalı Sessizlik: Büyükada Rum Yetimhanesi Üzerine Etüdler) esposta nei tre piani della Galata Rum Okulu, la vecchia scuola greca di Galata, chiusa nel 1988 e adibita a spazio espositivo e per attività culturali dal 2012.

La mostra ‘206 stanze di silenzio’, inaugurata il 9 ottobre, ha per oggetto il grande edificio storico dell’orfanotrofio greco di Prinkipo, il più grande edificio in legno d’Europa che l’associazione Europa Nostra ha inserito nella lista del 2018 dei monumenti più a rischio.

Il palazzo costruito nel 1899 dall’architetto francese Alexander Vallaury (1850-1921) era stato inizialmente progettato per fungere da albergo di lusso e casinò sull’isola di Büyükada, una delle isole dei Principi nel mare di Marmara di fronte Istanbul. Ai tempi era un rinomato luogo di villeggiatura per le famiglie più agiate appartenenti alle diverse comunità della capitale. Quando il sultano Abdülhamit II non diede l’autorizzazione per tale uso, l’edificio fu acquistato dalla moglie di un ricco banchiere greco per donarlo al Patriarcato ecumenico di Costantinopoli a condizione che fosse adibito a orfanotrofio. Fu questo l’uso che ebbe l’edificio fino al 1964 quando fu poi chiuso cadendo in un progressivo stato di abbandono. Da allora nel suo stato spettrale domina il paesaggio dalla collina dell’isola su cui si trova.

Attraverso una varietà di opere, documenti, testimonianze i visitatori della mostra sono accompagnati lungo i corridoi immaginari di questa scuola, attraversando allo stesso tempo le diverse stratificazioni della storia del luogo. Vengono così dotati di uno sguardo che parte dal presente per riscoprire la memoria sommersa, e spesso taciuta, del passato.

La mostra apre la porta alle reminiscenze di questo spazio riportando anche l’attenzione sulla storia della comunità greca di Istanbul e, più in generale, delle minoranze non musulmane. Infatti, racconta del lento passaggio del palazzo da orfanotrofio della comunità greca di Istanbul a edificio abbandonato a causa delle politiche di discriminazione delle minoranze.

©BergeArabian

‘206 stanze di silenzio’ è una mostra organizzata con il patrocinio del Patriarcato ecumenico greco di Istanbul, il sostengo dell’armatore greco Athanasios Martinos, della Schwarz Foundation, della Sivil Toplum için Destek Vakfı e dell’Anno europeo del patrimonio culturale. L’esposizione è inserita nel programma degli eventi collaterali della IV biennale di design di Istanbul.

 

 

foto dell’Orfanotrofio: Barış Altan per Europa Nostra

 

206 Odalı Sessizlik: Büyükada Rum Yetimhanesi Üzerine Etüdler

Galata Rum Okulu
Kemeraltı Cad. No:25, Karaköy, Istanbul

Artisti : Ali Kazma, Dilek Winchester, Murat Germen, Hera Büyüktaşcıyan

 

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