La rubrica di Kaleydoskop dedicata alla satira rende omaggio questo mese a Turhan Selçuk, meglio noto come Turhan, uno dei più grandi vignettisti turchi di tutti i tempi.
Nato nel 1922 a Milas, cittadina nella provincia di Muğla che oggi ospita un museo della caricatura e un concorso di vignette in suo nome, Turhan pubblicò la sua prima vignetta all’età di 19 anni. Da allora fino alla sua scomparsa nel 2010 collaborò a numerose testate, tra cui le storiche riviste satiriche Aydede, Akbaba e Şaka, e i quotidiani Milliyet e Cumhuriyet. Fu lui stesso fondatore, con il fratello giornalista İlhan, dei settimanali satirici 41 Buçuk, Taş Karikatür e Dolmuş. Fondò anche, insieme ai vignettisti Ferit Öngören e Semih Balcıoğlu, l’Associazione dei Vignettisti che da oltre trent’anni organizza mostre presso il Centro della Caricatura e dell’Umorismo di Istanbul e promuove il Concorso Internazionale di Vignette Nasreddin Hoca.
Turhan fu pioniere, nonché massimo esponente, delle yazısız, vignette senza parole spesso prive anche di didascalie, dallo stile minimalista e incentrate su temi e valori universali. Proponiamo una selezione di yazısız che affrontano la censura, le relazioni di genere, la barbarie delle dittature, il capitalismo e il consumismo, alcuni dei temi più cari a Turhan.