La redazione di Kaleydoskop celebra l’arrivo del nuovo anno in musica!
La playlist è stata preparata da Açık Radyo, in italiano «Radio aperta», una stazione radiofonica indipendente fondata a Istanbul nel 1995 e tuttora trasmessa sulla frequenza 95.0, oltre che in streaming. In questa playlist Açık Radyo propone una selezione di nomi che hanno lasciato il segno nella scena musicale in Turchia dagli anni Novanta fino a oggi.
Gli anni Novanta, quando la radio è stata fondata, sono stati per il paese un momento di svolta nel mondo della cultura. Con la privatizzazione della televisione e della radio, la diffusione e il consumo culturale della società hanno sperimentato un’accelerazione di grande portata, e con questo anche una certa mediocrizzazione della cultura. Tuttavia è in quegli anni che grandi maestri della musica hanno raggiunto un pubblico più ampio.
Questa playlist indica la continuità di una tradizione che vede nomi di artisti che si sono distinti in quel momento di svolta e hanno raggiunto i nostri giorni (Neşet Ertaş, Sezen Aksu, Fikret Kızılok) a fianco di musicisti delle nuove generazioni (Ayyuka, Nekropsi, Lalalar), senza dimenticare di rendere omaggio ad alcuni illustri predecessori e pionieri in fatto di innovazione. Un gruppo di artisti originali e popolari, innovatori e capaci di trovare una propria voce.
Nel fare questo si è scelto di spaziare tra i generi, dalla musica folk alla psichedelia e al jazz. Una lista breve, senz’altro incompleta ma variegata e «aperta».
1. Ahmet Kaya – Hadi Bize Gidelim (2001)
2. Sezen Aksu – Kutlama (2008)
3. Neşet Ertaş – Gönül Dağı (1990)
4. Fikret Kızılok – Yeter Ki (1993)
5. Nazan Öncel – Sokarım Politikana (1999)
6. Lalalar – Hata Benim Göbek Adım (2019)
7. ZeN – Burda Bizden Başkası Yok Ki (1999)
8. Ayyuka – Maslak Halayı (2019)
9. Nekropsi – Erciyes Şokta (2006)
10. Ezhel – Olay (2019)
11. İslandman – Ağıt (2016)
12. Ayşe – Tütüncü Panayır (2005)
13. Yaşar – Kurt Anne (1997)
La playlist è uscita per la rivista libro The Passenger nel volume dedicato alla Turchia, pubblicato nel giugno 2020. Può essere ascoltata sul canale Spotify della casa editrice Iperborea.
Illustrazione di Edoardo Massa.