Turchia, cultura e società

L’emergenza COVID-19 nelle carceri

in Società

Dai primi giorni in cui si è cominciato a parlare di CoVid-19 in Turchia l’attenzione di molti è andata alla situazione delle carceri. Il sovraffollamento dei 359 istituti di pena presenti in tutto il territorio turco ha raggiunto infatti il 127% con un totale di 257 mila condannati e 43 mila prigionieri. Tra questi anche giornalisti, il cui unico crimine è esercitare la loro professione, studenti e prigionieri politici, che pagano l’aver espresso dissenso alle politiche di governo: tutti rimarranno dietro le sbarre nonostante la minaccia dell’epidemia.

A questo proposito nasce l’iniziativa “Haberin Var Mı” (Lo sai?) il cui obiettivo è il rilascio immediato delle detenute e dei detenuti incarcerati per reati d’opinione. In Turchia, dove la misura dell’arresto è stata troppe volte utilizzata in maniera preventiva per arginare la critica e le visioni antagoniste, gli organizzatori dell’iniziativa richiedono in generale la riduzione delle pene e il rilascio immediato per tutti coloro che hanno ricevuto una pena inferiore ai 3 anni di detenzione. La richiesta appare ancora più urgente da quando, dopo la notizia del primo detenuto morto a causa del CoVid-19 nel carcere di Bafra, Samsun, il numero dei contagi è in aumento.


 

Latest from Società

Go to Top