La musica popolare turca è dominata da cantanti donne, meno in vista sono invece strumentiste, compositrici, paroliere e arrangiatrici. Cambiamenti socioculturali, turbolenze politiche e piccole e grandi rivoluzioni sociali si riflettono nelle loro esistenze, nel loro look e nelle loro espressioni artistiche. Oltre che una famosa cantante, compositrice e autrice, Hümeyra è attrice teatrale e televisiva. Eppure il suo più grande contributo alla realtà politico-sociale della Turchia è la canzone “Adım Kadın” (Il mio nome è donna), pubblicata nel 1972.
Bella, colta e talentuosa, nasce a Istanbul nel 1947 da una famiglia di intellettuali turchi. Entra nell’industria musicale grazie alle sue capacità di grafica. Formatasi nel campo della musica e della danza, Fatma Hümeyra Akbay inizia a lavorare come grafica presso la Melodi Plak, una delle principali etichette discografiche di Istanbul. Di lì a poco, il suo talento musicale viene scoperto dal proprietario dell’etichetta, così Hümeyra registra dei singoli con sue interpretazioni di musica popolare turca per voce e chitarra.
La sua carriera professionale è legata a diversi matrimoni e divorzi. Si sposa per la prima volta all’età di 20 anni, per volere della sua famiglia. Anche se è il successivo matrimonio nel 1971 con l’attore Fikret Hakan che segnerà per sempre la sua vita. Dopo soli 30 giorni, infatti, Hümeyra finisce in ospedale vittima di violenza domestica. Il naso rotto e il volto deformato della giovane cantante finiscono sulle prime pagine di tutti i tabloid turchi, senza però sollevare mai un dibattito pubblico sul problema degli abusi domestici.
Nel 1972, dopo nemmeno un anno dall’episodio, Hümeyra pubblica il vinile “Adım Kadın” / “Ben Sana Mecburum” per l’etichetta Yonca. Il lato A, “Adım Kadın”, è composto e scritto da Bora Ayanoğlu e arrangiato da Esin Engin, rispettivamente i più famosi paroliere e musicista della Turchia dell’epoca.
È questa la prima volta che un’artista turca affronta il tema delle disuguaglianze di genere. La canzone diventa quindi un manifesto del ruolo delle donne nella società turca, riuscendo ad evidenziare la natura profondamente patriarcale della Turchia e le diseguaglianze nei rapporti di potere delle strutture familiari e statali.
A distanza di 50 anni, la situazione delle donne in Turchia non è migliorata di molto, le violenze di genere sono in aumento e le vittime non vengono protette dalla giustizia. La canzone di Hümeyra è diventata un inno non ufficiale per chi lotta per i diritti delle donne e l’8 marzo di ogni anno è sempre presente nelle classifiche di Spotify e Youtube.
Hümeyra ha ottenuto molti successi come cantante e ancor di più come attrice teatrale all’IBB Şehir Tiyatroları, nel cinema turco, nelle sitcom e nelle serie televisive. Ha ricevuto numerosi premi per la sua fantastica carriera di attrice, ma è soprattutto il suo coraggio nell’esporre la sua storia personale e le esperienze comuni alle donne in Turchia che non sarà mai dimenticato.
Adım Kadın
Bana kimse sormaz
Atarlarken düğümü
Ben bir dilsizim
Silkemem ki yükümü
Gözlerimde ürkeklik
Kimse bilmez küsümü
Çünkü adım kadın
Dinletemem sözümü
Bana herkes sahip
Benim hiç hakkım yoktur
Ben akıldan yoksun
Ama vazifem çoktur
Adem‘in yediği elma
Hep benden sorulur
Çünkü adım kadın
Kadınım hükmüm yoktur
Donne in Musica è anche un podcast in inglese [English sound version]