In libreria il romanzo “Perché Istanbul ricordi”, prima opera uscita in Italia dello scrittore Ahmet Ümit. Tradotto da Anna Valerio per la casa editrice Ronzani Editore, Istanbul Hatırası (titolo originale del libro) è stato già pubblicato in 26 paesi e conta 350mila copie vendute.
Noir ambientato a Istanbul, “Perché Istanbul ricordi” racconta di un misterioso delitto che mette alla prova il commissario Nevzat Akman e i suoi giovani collaboratori. La vittima viene rinvenuta nella parte vecchia della città, davanti alla statua di Atatürk, tiene in mano una moneta antica e sembra indicare una direzione precisa. È solo il primo di una serie di omicidi rituali in luoghi storici, ogni monumento è legato a una figura importante del passato: sette monarchi, sette magnifici luoghi antichi e una sola sconvolgente verità. Inizia così una corsa contro il tempo, alla caccia di abilissimi e sfuggenti criminali. La chiave dell’enigma risiede nel passato della città, e conduce a un emozionante viaggio storico da Bisanzio a Istanbul, in cui la sorte delle vittime dipenderà dalla capacità degli investigatori di decifrare quella storia, di ripercorrerla attraverso dolorosi ricordi, e di attraversare l’anima di una moltitudine di personaggi: ubriachi senzatetto, potenti uomini d’affari senza scrupoli, avvocati e giornalisti corrotti, avidi archeologi e cittadini idealisti che lottano per preservare i siti storici di Istanbul.
Ümit scava nella psicologia dei personaggi, nella sacralità dell’amore e dell’amicizia, e fonde abilmente la narrazione di genere con gli intermezzi storici. Tra le righe si ritrovano la sua vocazione politica, il richiamo ai tempi cupi del recente passato e del presente, in ogni pagina l’amore sconfinato per la sua città. Fino all’imperativo finale: “perché Istanbul ricordi”.
Ahmet Ümit (Gaziantep, 1960) è scrittore e consigliere culturale al Goethe Institut di Istanbul, città in cui vive e lavora. Membro attivo del Partito Comunista Turco dal 1974 al 1989; dopo il golpe del 1980 partecipa attivamente alla campagna contro la nuova costituzione che entra in vigore nel 1982. Grazie a una borsa di studio, nel 1985 va a Mosca dove frequenta l’Accademia delle Scienze Sociali. Ümit è uno degli autori turchi contemporanei più celebri e i suoi romanzi sono tradotti in tutto il mondo. Le sue opere, in cui si intrecciano storie di omicidi, intrighi politici e spaccati sulla società turca, permettono di annoverarlo tra gli autori del cosiddetto Noir mediterraneo.
Perché Istanbul ricordi di Ahmet Ümit
(tit. or. Istanbul Hatırası, Everest, 2010)
trad. dal turco di Anna Valerio
Ronzani Editore, 2020, 560 pagine
ISBN: 978-88-94911-38-1
18 €