Turchia, cultura e società

Gaza Zorlu Sonar

Ascolta la voce di Gaza. No al Sonar a Istanbul

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Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni (BDS) è un movimento a guida palestinese per la libertà, la giustizia e l’uguaglianza. Il BDS sostiene il semplice principio che i/le palestinesi hanno gli stessi diritti del resto dell’umanità. La sezione del BDS in Turchia, che sta lanciando diverse campagne in queste settimane, ha anche fatto un appello agli artisti e alle artiste che si sarebbero esibiti al Sonar Istanbul 2024 ospitato allo Zorlu Center, invitando a boicottare l’evento. 


Le scriviamo questa lettera perché abbiamo notato che si esibirà al Sonar Istanbul 2024, che si terrà allo Zorlu Performing Arts Center tra il 26 e il 28 aprile. Come BDS Turchia, siamo profondamente dispiaciuti/e di notarlo, perché la Zorlu Holding continua a fornire sostegno economico e logistico al regime di occupazione israeliano. Questo sostegno ha permesso a Israele di perpetrare gli attacchi contro il popolo palestinese a Gaza per più di sei mesi. Si tratta del genocidio più visibile del XXI secolo, che avviene sotto gli occhi di tutti, coperto da tutti i media del mondo, eppure gli appelli a Israele affinché fermi i suoi attacchi sono caduti nel vuoto.

Le atrocità commesse da Israele – che si è praticamente autodefinito uno Stato di apartheid con l’introduzione della Legge sullo Stato-nazione ebraico nel 2018 – sono state condannate dalle istituzioni internazionali, in primis dalle Nazioni Unite, e costituiscono evidenti violazioni del diritto internazionale. Nonostante ciò, il regime israeliano non riconosce alcuna decisione delle Nazioni Unite che vada contro i suoi interessi, continua a espandere i territori che occupa e viola i diritti del popolo palestinese. Per 17 anni Israele ha mantenuto un assedio e un rigido embargo su Gaza e continua a commettere nuovi crimini sotto gli occhi di tutto il mondo. Dall’ottobre 2023, Israele ha ucciso più di 33.000 palestinesi, tra cui almeno 13.000 bambini, nella sua operazione genocida volta a sterminare generazioni del popolo palestinese. A causa di questa situazione, il popolo palestinese è stato privato dei suoi bisogni fondamentali tra cui cibo, acqua e risorse energetiche, e dell’accesso all’assistenza sanitaria. La Corte internazionale di giustizia ha stabilito che Israele deve adottare le misure necessarie per prevenire gli atti vietati dalla Convenzione sul genocidio.

Mentre la popolazione palestinese di Gaza vive in condizioni di depravazione, Zorlu Holding, un gruppo imprenditoriale turco, in collaborazione con il regime di occupazione israeliano, investe massicciamente nel settore energetico israeliano, producendo elettricità da utilizzare nelle istituzioni ufficiali e negli impianti industriali di Israele. Ad oggi Zorlu Holding ha partnership in 3 diversi impianti di produzione di energia in Israele, mentre i/le palestinesi che vivono a Gaza non hanno accesso all’elettricità e al carburante e i pochi ospedali rimasti non sono in grado di fornire servizi sanitari. Zorlu Holding continua a operare nelle aree circostanti la Striscia di Gaza, aiutando e permettendo alle forze di occupazione di continuare i loro attacchi.

I dirigenti della Zorlu Holding hanno dichiarato che quanto sta accadendo a Gaza non li riguarda e che continueranno a investire nei territori occupati, affermando: “Ogni Paese ha la sua politica… e questo non ci vincola come investitori”. Questo atteggiamento significa che sono di fatto complici dei crimini commessi dallo Stato israeliano contro il popolo palestinese.

Sappiamo però che senza azioni penali o sanzioni internazionali efficaci lo Stato di Israele continuerà a commettere crimini e a violare i diritti umani.

In quest’ottica, i/le palestinesi che da decenni si oppongono alle politiche di massacro, esilio e occupazione di Israele, insieme alle donne e agli uomini ebrei dissidenti che non vogliono essere complici di questi crimini, si sono riuniti nel 2005 per lanciare il movimento internazionale BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni). Nell’ambito di questo movimento è nata anche la Campagna palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele (PACBI). La PACBI invita gli operatori e le operatrici culturali, gli accademici e le accademiche, le artiste e gli artisti, gli/le intellettuali e la comunità internazionale a impegnarsi in un boicottaggio inclusivo e coerente delle istituzioni che sostengono la forza di occupazione israeliana finché Israele non riconoscerà i diritti storici del popolo palestinese. Molte istituzioni culturali e accademiche e migliaia di operatori culturali e accademici di tutto il mondo stanno attualmente sostenendo le campagne di boicottaggio del movimento BDS.

Come BDS Turchia chiediamo ad artisti e artiste e a operatori e operatrici artistici e culturali che vogliono dare una mano alla lotta del popolo palestinese per la libertà, di boicottare lo Zorlu Performing Arts Center fino a quando Zorlu Holding non ritirerà gli investimenti che danno potere al regime di occupazione.

Crediamo che voi artisti/e siate a favore dei diritti umani e dell’uguaglianza, non dell’occupazione e del genocidio. Per questi motivi, vi invitiamo a dare ascolto al nostro appello al boicottaggio e ad essere solidali con il popolo palestinese rifiutandovi di esibirvi al Performing Arts Center di Zorlu Holding.

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