Ieri nella città di Diyarbakır la festa conclusiva del Newroz ha visto la partecipazione di un migliaio di persone, secondo quanto dichiarato dagli organizzatori. Le celebrazioni erano cominciate il 15 marzo, con lo slogan “Rabe dema azadî û serkeftinê ye” (Alzati, è tempo di libertà e vittoria). L’intero periodo di festività è stato caratterizzato da appelli per la pace e la democrazia.
Come ogni anno le celebrazioni conclusive hanno avuto luogo nel Parco del Newroz. L’accesso all’area è avvenuto attraverso sei diversi cancelli e, nonostante la pioggia, gli ingressi di Via Newroz, Via Evrim Alataş e del quartiere di Bağcılar erano colmi di gente.
Il Newroz di quest’anno ha visto la partecipazione dei familiari delle vittime delle stragi di Roboski e di Suruç, nonché di coloro che hanno perso la vita durante il coprifuoco imposto tra il 2015 e il 2016. Presenti anche la famiglia di Mazlum Doğan, quella di Deniz Poyraz, e i parenti di altri giornalisti e politici curdi uccisi.
In molti hanno partecipato alle celebrazioni indossando abiti locali. Come ogni anno nel Parco del Newroz hanno sventolato i gagliardetti gialli, rossi e verdi e le bandiere del Partito della Democrazia e dell’Uguaglianza dei Popoli (DEM).
Il programma è iniziato con un minuto di silenzio in memoria di Kemal Kurkut, ucciso da un proiettile della polizia durante il Newroz del 2017, e di coloro che hanno perso la vita nella lotta per la libertà e la democrazia.
Le celebrazioni sono proseguite con la lettura di un messaggio della politica curda Gültan Kışanak, arrestata mentre era co-sindaco della municipalità metropolitana di Diyarbakır e attualmente candidata co-sindaco del partito DEM per la municipalità metropolitana di Ankara. Qui una sintesi del messaggio:
“Saluto il Newroz di Amed con resistenza e speranza. Saluto coloro che si riuniscono intorno al fuoco del Newroz. Saluto coloro che resistono all’oppressione. Coloro che bruciano d’amore per la libertà. Saluto coloro che portano la torcia del Newroz di mano in mano… Il Newroz è un’eredità storica che unisce i popoli nell’halay della libertà e della pace. O storia, abbi speranza! La tua eredità è in mani sicure. Il Newroz è l’araldo della primavera e del cambiamento. Quando arriva il Newroz, ci lasciamo alle spalle il nero inverno e apriamo le porte al calore e ai colori della primavera. Per questo motivo il Newroz è la primavera degli oppressi, mentre il profondo inverno è degli oppressori e dei despoti. Perché l’essenza della vita è la libertà e l’oppressione, la crudeltà e la schiavitù sono un’invenzione dei governanti. La vita resiste e vince sempre nella riconoquista della propria essenza. Anche questa volta la vita vincerà, la libertà vincerà, il Newroz vincerà. Il DEM di Newroz è ora il DEM della vittoria della vita e della libertà!
Em li vir bûn, em li vir in û em ê every dem li vir bin. (C’eravamo, ci siamo e ci saremo)”.
Un gruppo di persone LGBTI+ ha partecipato alle celebrazioni del Newroz indossando magliette con la scritta “Aşitî” (pace, in curdo). Inoltre, l’Associazione di ricerca culturale per la pace, la Commissione per i diritti LGBTI+ dell’Ordine degli avvocati di Diyarbakır e altri collettivi hanno rilasciato una dichiarazione intitolata “Nessuna halay è libera se anche noi non siamo presenti”.
Sono stati poi letti i messaggi dei Newroz passati del leader del PKK Abdullah Öcalan. Infine, i festeggiamenti si sono conclusi con l’esibizione degli artisti Mikail Aslan e Arhat.
Secondo le notizie diffuse dell’Associazione degli Avvocati per la Libertà (ÖHD) della sezione di Diyarbakır, ieri sera dopo le celebrazioni 204 persone, tra cui 38 bambini, sono state prese in custodia cautelare a causa dei loro vestiti. Le persone fermate dalla polizia sono state portate alla Direzione della scuola di polizia del distretto di Bağlar.
L’Ordine degli avvocati ha rilasciato la seguente dichiarazione in merito alla detenzione dei bambini:
“Non accettiamo le pratiche arbitrarie e illegali a cui sono stati sottoposti i bambini che si sono recati nell’area delle celebrazioni del Newroz secondo il diritto di riunione e manifestazione pacifica. Come ogni anno, i bambini che hanno partecipato alle celebrazioni del Newroz con abiti e motivi tradizionali sono stati arbitrariamente detenuti a causa di questi abiti e simboli. 38 bambini sono stati arrestati e portati alla Direzione della sezione minori con l’istruzione di avviare un procedimento giudiziario con l’accusa di propaganda di organizzazione terroristica. Abbiamo seguito le relative procedure. I bambini detenuti sono stati consegnati alle loro famiglie dopo le procedure di identificazione (le procedure di dichiarazione dei bambini saranno effettuate nei prossimi giorni). Dichiariamo che la detenzione e le altre procedure contro i bambini dovute alla loro partecipazione alle celebrazioni del Newroz sono illegali e annunciamo che seguiremo il processo”.
Articolo ricavato dalle pubblicazioni sul Newroz di quest’anno uscite sul sito Bianet.
Foto di copertina di Bilal Seçkin