L’appuntamento mensile di Kaleydoskop con la satira torna a parlare di vignette al femminile con Meral Onat. Illustratrice e avvocato, oltre che vignettista, Meral Onat si è formata nella scuola della celebre rivista satirica Gırgır, che l’ha reclutata a metà degli anni Settanta quando era ancora una liceale. Dopo una pausa di qualche anno dovuta al trasferimento nella capitale per gli studi universitari, Meral Onat è tornata a Istanbul e a Gırgır, dove è rimasta per circa un decennio. A partire dagli anni Novanta ha collaborato con diverse testate satiriche, tra le quali Hıbır e Penguen. Attualmente disegna principalmente per il mensile satirico di sole donne Bayan Yanı.
Meral Onat ha fatto delle dinamiche di genere un marchio della propria satira, in grado di denunciare aspramente questioni salienti come patriarcato, maschilismo e violenza sulle donne, ma anche di ironizzare su tratti più leggeri quali, ad esempio, gli inconvenienti della chirurgia estetica.
Kaleydoskop ringrazia Meral Onat per la gentile concessione della versione originale a matita e pennarello, non modificate al computer, di alcune sue vignette.

– Infatti le sto realizzando, rozzo… niente fai così, fai colà, portami l’acqua… finalmente posso posare il culo… e mi guardo le mie serie bella tranquilla… ohh!

– A me, naturalmente! Ho fatto sparire tutte le mie vecchie foto perché non capisse che sono rifatta ma la piccolina è identica a me…


– Ti prego, Oya cara, non dire queste cose tristi… credimi, in questo momento sto piangendo a dirotto…


nota: per il riutilizzo di queste vignette scrivere alla redazione. I diritti sono di ©Meral Onat