Kolay gelsin! Alla scoperta dei vecchi mestieri di Istanbul – 2
La storia d Kelebek Korse, negozio icona della Istiklal Caddesi, e del suo proprietario İlya Avramoğlu, disegnatore e venditore dei corsetti farfalla…
La storia d Kelebek Korse, negozio icona della Istiklal Caddesi, e del suo proprietario İlya Avramoğlu, disegnatore e venditore dei corsetti farfalla…
Ci sono progetti edilizi che segnano la storia di un paese seguendola da vicino e la cui realizzazione, o meno, indica l’andamento socioeconomico e politico dei governi che di quei progetti si occupano. Esemplare in questo senso è la storia del Centro Culturale Atatürk, l’AKM
I Sessiz Sinema Günleri – le Giornate del cinema muto di Istanbul – giungono quest’anno al loro quarto anno. Iniziate con il prezioso incoraggiamento della Cineteca di Bologna e sostenuto dall’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul, il festival ha il supporto anche di istituzioni internazionali come Eye Filmmuseum (Amsterdam), Cinémathèque Française (Parigi) e Filmoteca Narodowa (Varsavia).…
La biblioteca comunale di documenti orali di Diyarbakır fondata per permettere ai bambini curdi non vedenti di ascoltare racconti nella loro madrelingua è stata chiusa.
Giunge al termine, dopo quasi due mesi, la İstanbul Bienalı, la Biennale d’arte di Istanbul quest’anno alla sua quindicesima edizione, dedicata al tema del ‘buon vicino’
Karşı Sanat è uno spazio dedicato all’arte fondato da Feyyaz Yaman, artista turco, graffitaro e marxista, quando a Beyoğlu/Istanbul le gallerie d’arte erano un’assoluta novità. Karşı Sanat è un centro culturale, senza scopo di lucro né compravendita, senza padroni né gerarchie, senza una specifica linea artistica ma aperto a molteplici sperimentazioni. Kaleydoskop ha incontrato Ezgi Bakçay, curatrice e membro del gruppo.
Il mondo editoriale turco ha avuto un enorme sviluppo negli ultimi anni. Nonostante si ripeta di continuo che “in Turchia nessuno legge”, i numeri delineano un quadro completamente differente che può lasciare sorpresi: secondo il rapporto dell’Unione turca degli Editori reso noto a gennaio 2017, nel 2016 sono stati pubblicati più di 56mila titoli dalle quasi 4mila case editrici esistenti, per un totale di oltre 600 milioni di libri. Se è vero che di tutte le pubblicazioni il 27% riguarda edizioni scolastiche, la proliferazione di riviste letterarie, il numero di ristampe dei classici e di certi bestseller locali, la nascita di case editrici medie e piccole a fianco di altre più solide e affermate, sembrano smentire l’affermazione. La questione, quindi, è cosa si pubblica nell’undicesimo mercato dei libri a livello mondiale.
Nel distretto di Beyoğlu, cuore pulsante di Istanbul e sede di innumerevoli musei e gallerie d’arte, si nasconde uno spazio espositivo sconosciuto ai più. Defilato rispetto ai palazzi storici che delineano i vicoli e le scalette di Pera, aggrappato sul dorso della collina che sale da Kasımpaşa e in parte coperto dal trafficatissimo viale che congiunge Piazza Taksim al Corno d’Oro, il Centro della Caricatura e dell’Umorismo è uno spazio unico nel suo genere.
Tra le prime tappe della via Licia, oltre cinquecento chilometri che collegano Fethiye con Antalya sulla costa dell’Egeo Occidentale, si trova la valle di Kabak. La valle fa parte del distretto di Faralya, insediamento che risale al 10mila a.C. di origine ittite, soggetto a successivi passaggi di licei, persiani, romani, e abitato dai greci in…
Il 28 gennaio è stata inaugurata al museo d’arte contemporanea di Istanbul una mostra intitolata Liman, parola che in turco significa ‘porto’. L’esibizione racconta la storia delle coste e dei porti di Istanbul durante il Novecento attraverso i lavori di 34 artisti e collettivi che negli anni hanno raccontato le relazioni socio-culturali tra gli abitanti di Istanbul e il mare. Gli artisti, tra cui spiccano sia nomi molto importanti dei primi del Novecento come Selim Turan e Abidin Dino, sia collettivi contemporanei come xurban_collective e Darzanà, tentano, attraverso diverse tecniche e in una raccolta di quasi 200 lavori, di rappresentare non solo il concetto di porto in quanto paesaggio fisico ma di investigare questo concetto in riferimento alla storia della città, mostrandone l’immenso patrimonio socio-culturale.