Il 27 e il 28 Gennaio si svolge la settima edizione del KuirFest organizzato dall’associazione Pembe Hayat (Vita Rosa) con sede a Ankara che si occupa di arte e diritti LGBTI+. Nel corso del festival saranno presentate produzioni cinematografiche, film, documentari, serie e cortometraggi che trattano di tematiche Queer presentati e premiati in diversi festival internazionali e provenienti da tutto il mondo.
Nato a Ankara il Kuir Fest a partire dalla sua quarta edizione è stato organizzato anche a Istanbul e nel 2016 si è svolto in cinque città diverse. Le proiezioni ma anche i dibattiti, i workshop, le presentazioni e le serate organizzate nel corso del festival si terranno gratuitamente a Istanbul in due diversi spazi di proprietà del comune di Kadıköy: IDEA e Tasarım Atölyesi e al Tütün Deposu di Tophane.
Le proiezioni e i dibattiti tratteranno temi come l’identità, la razza, l’amore, la famiglia, l’amicizia, l’emarginazione, la resistenza e l’arte. Il festival prevede inoltre dei laboratori destinati a offrire possibilità di espressione a tematica LGBTI+, uno dei quali destinato alla teoria e pratica del montaggio condotto dall’attrice, montatrice e sceneggiatrice Ayris Alptekin premiata tra l’altro nel 2017 per il film Kar di Emre Erdoğdu al 24° Festival del Cinema Internazionale di Adana per il miglior montaggio.
La scrittrice di origine armene Karin Karakaşlı modererà un dibattito dal titolo “Al di là della censura: La lotta LGBTI in Turchia e Armenia” sul passato e il presente dell’attivismo nei due paesi.
Tra i documentari in programma, Feminista, 2017, della regista canadese Myriam Fougère che racconta di un viaggio in venti paesi d’Europa orientale sulle tracce dei movimenti femministi e il pluripremiato Havadan Sudan, 2016, dell taiwanese Hui-Chen Huang che racconta della discriminazione e delle difficoltà di donna e madre omosessuale e del rapporto con la figlia.
Nella sezione ‘In memoria’, invece sarà proiettato il documentario di Kate Millet e Susan Kleckner del 1971, Tre Vite prodotto dalla Women’s Liberation Cinema Company.
Il ricchissimo programma di lungometraggi è poi diviso in sezioni tematiche e rappresenta produzioni provenienti da Libano, Israele, Nuova Zelanda, Brasile, Stati Uniti, Germania, Sud Africa…
Interamente dedicata alle produzioni turche è invece la sezione dei cortometraggi di giovani registi.
Il festival è sponsorizzato da diversi organi di stampa locali e sostenuto tra gli altri dall’Istituto di cultura Francese, dal Goethe Institut di Ankara.
Durante il festival il collettivo Cins Adımlar (Passi di Genere) che organizza le “camminate della memoria” per riscoprire e raccontare la memoria collettiva della città legata a personaggi e questioni di genere percorrerà le strade cittadine per raccontare il festival.
Qui il teaser della scorsa edizione
Il programma si può consultare qui: in turco e in inglese