I festeggiamenti per il Newroz, il nuovo anno, si sono tenuti a Diyarbakır nonostante le restrizioni in vigore per la pandemia.
Il Newroz di quest’anno è stato un capodanno molto speciale dato che le celebrazioni del 21 marzo – svoltesi come da tradizione il 20 secondo un calendario scaglionato nelle diverse città del paese – sono coincise con l’arresto del parlamentare del partito progressista e filocurdo HDP Ömer Faruk Gergerlioğlu, accusato di propaganda terroristica per un tweet pubblicato nel 2016. Qualche giorno prima, il 17 marzo, non solo era stata revocata la sua immunità parlamentare ma è stata presentata, da parte del leader del partito ultranazionalista Devlet Bahçeli, la richiesta alla Corte Costituzionale di chiusura del partito HDP.
Le celebrazioni per il Newroz, che si festeggia in tutta l’Asia centrale, hanno in Turchia una lunga storia di resistenza e repressione cominciata negli anni Novanta. Nel 2013 i festeggiamenti videro la partecipazione più alta: fu l’anno in cui si diede lettura di un messaggio del leader del PKK Abdullah Öcalan con cui si inaugurava ufficialmente il processo di pace tra i curdi e il governo, naufragato nel 2016. Quell’anno oltre 200 accrediti stampa stranieri e 500 locali furono registrati per la copertura del Newroz mentre quest’anno hanno assistito in tutto 116 organi di stampa nazionali e internazionali autorizzati.
Il messaggio diffuso quest’anno durante le celebrazioni del Newroz organizzate direttamente dal partito HDP ha sottolineato le gravi condizioni di repressione nel paese e ribadito che la chiusura dell’HDP significherebbe non solo la messa al bando del terzo partito nel paese ma anche la perdita di terreno politico di tutte le istanze d’opposizione.
I festeggiamenti del nuovo anno assumono così ancora una volta e di più un forte significato politico e rappresentano un’occasione per la difesa dei diritti di una ampia parte di popolazione.