Anche quest’anno si svolge a Seneghe (Or) il Cabudanne de sos poetas / Settembre dei poeti, la festa dei poeti che giunge alla sua diciottesima edizione. Nelle piazze del bel borgo sardo tra il 27 agosto e il 4 settembre sarà possibile assistere a letture e concerti, ascoltare e lasciarsi andare a versi, partecipare a dibattiti con ospiti nazionali e internazionali.
Sette giornate intense dalla mattina alla sera tarda dedicate alla poesia, alla letteratura, alle arti e ai dibattiti su temi e problematiche attuali nel mondo della cultura territoriale. Oltre 70 ospiti, 45 appuntamenti e infinite possibilità di ricostruire un tessuto organico di relazioni, azioni e amicizie.
Più volte il Cabudanne, in collaborazione con noi, ha ospitato autrici e autori dalla Turchia: sono passati da Seneghe infatti Haydar Ergülen, Tuğrul Tanyol, Bejan Matur, Pınar Selek, Burhan Sönmez, Nilay Özer e con il pensiero e con il suo romanzo Selahattin Demirtaş, allora (e ancora) in carcere.
Questa volta a dialogare con Nicola Verderame, presente già in numerose edizioni, sarà l’autrice Tuğba Doğan a partire dal suo romanzo Il bistrò delle delizie (Nefaset Lokantası) uscito di recente per Carbonio editore e tradotto dallo stesso Verderame.
L’appuntamento con Tuğba Doğan e Nicola Verderame è il 31 agosto ore 21.30 nello spazio di Sa Prentza de Murone di Seneghe.
Tutto il programma merita però attenzione ed è sicuramente imperdibile per chi è nei paraggi o ha voglia di muoversi. Quest’anno, come sottolineano gli organizzatori, è infatti “un’edizione speciale che inaugura la maggiore età del festival letterario internazionale di comunità, unico esempio di manifestazione culturale nel Montiferru che pone al centro la promozione letteraria, la poesia e la lettura. Un piccolo paese, Seneghe, caratterizzato da specificità socio-politiche e geografiche uniche, rese ancora più rilevanti dai recenti accadimenti: oltre al post-pandemia, il devastante incendio del Montiferru”.
Il titolo del festival quest’anno è ‘La capacità di agire’, un invito a una riflessione collettiva su temi propri del contesto specifico di questo luogo attraverso la poesia, la cultura e la sua promozione. Luca Manunza, presidente dell’associazione Perda Sonadora spiega come “la legge italiana identifica nella maggiore età questo momento [i 18 anni]: e sono proprio i 18 anni del festival, congiunti con le problematiche del contesto e della fase socio-politica che viviamo come collettività, a spingerci verso un’azione diretta e impellente: attivarsi e agire collettivamente nell’immediato per il miglioramento delle nostre vite e del territorio che abitiamo. Accanto a questa prospettiva, esiste l’approccio universale della manifestazione che vuole spingere verso una riflessione collettiva sui principali accadimenti del mondo. La riflessione sarà guidata dalla poesia che come ogni anno diventa veicolo di nuove sinergie e strumento capace di innescare azioni concrete di ripresa e attivazione”.
Il programma integrale del Cabudanne si trova qui e il comunicato stampa qui.