Durante la settimana dell’orgoglio di Istanbul l’ufficio SPOD (Associazione per l’Identità Sessuale delle Politiche Sociali e Lavori sulla sessualità), tra gli organizzatori degli eventi, ha annunciato di dover rimandare e sospendere le proprie attività ed è stato chiuso sino a contrordine.
Si è arrivati a questa decisione dopo che la sera del 26 giugno durante un atelier sulle malattie sessualmente trasmissibili un uomo si è recato all’associazione e ha insistito per entrare con minacce affermando che un membro della sua famiglia vi era stato “sequestrato”. I membri dell’associazione hanno allora chiamato la polizia che con una telefonata al procuratore (lo stato di emergenza lo permette) ha avuto il permesso di perquisire la sede.
Uno dei fondatori dell’associazione è stato colpito senza che la polizia intervenisse e i membri di SPOD hanno poi sporto denuncia contro gli assalitori dal momento che le accuse sono risultate false. Arrestati, gli assalitori sono poi stati rilasciati.
In seguito agli attacchi e alle minacce l’associazione ha deciso di interrompere le attività per un periodo.
Sabato 1° luglio è prevista la parata conclusiva dell’Onur Haftası che tuttavia non ha ricevuto l’autorizzazione dalla prefettura di Istanbul.