A ridosso della settimana del pride a Istanbul, iniziata con un programma ricco di eventi e attività, i divieti attesi sono arrivati, come successo negli scorsi anni. Il governatore distrettuale di Kadiköy a Istanbul ha annunciato il divieto per le attività previste durante la settimana del 30simo pride di Istanbul, pubblicando in rete il comunicato e annunciando il divieto di marce, conferenze stampa, diffusione di materiale per tutta la settimana. Le motivazioni sono “preservare la quiete e la sicurezza, salvaguardare il benessere e prevenire reati”. Contemporaneamente il governatore distrettuale di Beyoğlu, senza rilasciare annunci ufficiali, ha esteso il divieto ai luoghi in cui erano previste attività legate alla settimana del pride dopo dei sopralluoghi di routine svolti dalle forze dell’ordine per raccogliere informazioni sull’evento. Secondo l’associazione KaosGL, un gruppo denominato “movimento di difesa islamica” ha lanciato l’appello per un ritrovo in piazza Taksim, il 26 giugno, giorno previsto per la parata del pride. Il gruppo, il cui slogan è “non c’è spazio per la perversione” avrebbe diffuso minacce di morte e lanciato un appello per il linciaggio contro la marcia lgbtqi+. Il comitato del pride ha annunciato che si terranno comunque le attività in luoghi sicuri.
L’immagine di copertina è del pride di Istanbul del 2013, tra le edizioni più partecipate della storia della Turchia con quasi 100.000 presenze.