Turchia, cultura e società

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Sgomberi e sigilli alle case delle donne trans

in No Censura

Küçük Bayram Sokak è una strada di Istanbul, nel quartiere di Beyoğlu, dove da molti anni vivono donne trans sostenendosi reciprocamente nella difficile condizione economica e abitativa del paese. Il 26 ottobre le case di tre palazzine di questa strada sono state sgomberate dalla polizia che ha apposto i sigilli per almeno tre mesi senza aggiungere solide motivazioni.

Anche durante la pandemia (periodo in cui le persone trans si sono organizzate con reti di solidarietà e sostegno che in parte avevamo raccontato nel podcast “Queer Istanbul”) la polizia era più volte intervenuta facendo evacuare le case e prendendo in custodia cautelare le persone che ci vivevano. Nei casi precedenti però i sigilli sono stati rimossi dopo qualche ora.

trans sgomberi affitti BeyogluLe case di Küçük Bayram Sokak sono state sfollate senza mandato di perquisizione, le persone che ci abitavano regolarmente sono state interrogate in questura ed è stato negato loro il diritto alla casa senza proporre soluzioni alternative. Questo in un momento in cui in particolare i quartieri centrali della città hanno subito un aumento esponenziale dei prezzi d’affitto, di media triplicati rispetto all’anno precedente. In un contesto di forte crisi economica è diventato dunque impossibile trovare soluzioni abitative nelle zone storiche di Istanbul, specialmente per le persone più disagiate e per le persone trans che oltre alla già preoccupante situazione economica subiscono una forte discriminazione dalla maggior parte dei proprietari restii ad affittare loro le proprie abitazioni.

Queste politiche di sgombero coatto si pongono tuttavia in linea con il violento processo di ridefinizione di tutto il quartiere di Beyoğlu, diventato meta esclusiva di turismo, investimenti e shopping. Infatti quel progetto tutt’altro che nuovo di cambiamento finalizzato alla turistificazione di una delle parti più centrali di Istanbul sta subendo, con la crisi economica, un’impennata molto veloce verso la standardizzazione e l’uniformità di nuovi investimenti turchi e stranieri che hanno individuato nel quartiere una garanzia di profitto. Come succede alle donne trans di Küçük Bayram Sokak, tutte le persone che abitano il quartiere da molti anni ma che non rientrano nel modello immaginato per la nuova Beyoğlu sono, tramite pratiche dirette o indirette ma ugualmente violente, costrette a lasciarlo.

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