La mostra ‘Aramızdaki Deniz’ (Il mare tra noi) è aperta al pubblico presso la sala espositiva dello Schneider Tempel Sanat Merkezi fino al 29 maggio. Conosciuta in passato come sinagoga ashkenazita, lo Schneider Tempel è un tipico esempio dell’architettura di Galata, quartiere storicamente cosmopolita di Istanbul che con il suo patrimonio architettonico rappresenta le diverse culture di tutta l’area geografica. Questa sinagoga restaurata porta avanti la sua funzione di costruire ponti tra le culture ospitando una mostra sull’esilio.
Siamo in tempi in cui ogni esilio, in attesa alle porte del presente, si trasforma in una lotta per affrontare il passato. Un secolo e mezzo di esilio dei popoli del Caucaso settentrionale è trasportato dal passato al presente.
Con ‘Il mare tra noi’ Denef Huvaj sperimenta dall’interno la diaspora dei popoli del Caucaso settentrionale che vivono in Turchia. La mostra, in cui l’artista descrive l’esilio con un linguaggio astratto, si concentra sugli apolidi, sul dolore della separazione, l’incertezza, la paura della morte e della perdita, accompagnando i visitatori in un viaggio alla scoperta del passato.
Nella mostra le fotografie divise in due sponde ritraggono gli abitanti di due villaggi cresciuti gli uni con le storie e la nostalgia degli altri. Gli abitanti di Panakhes e Afipsip nella Repubblica di Adighezia, nel Caucaso, che furono mandati in Anatolia nel 1864 e distribuiti in tre diversi villaggi (Karaçalılık, Muratlar, Balıklıdere), si riuniscono in questa mostra dopo 158 anni. Le fotografie e il loro allestimento colmano la distanza geografica e temporale tra presente e passato, attraversano “il mare tra noi”.
Attraverso le sue fotografie Denef Huvaj, narratrice visiva, osserva i sopravvissuti all’esilio e spiega come un popolo strappato alla sua geografia, alla sua cultura, al clima e al passato può diventare dimora dell’eterno dolore della separazione.
Mostra: ‘Aramızdaki Deniz’
Artista: Denef Huvaj
Curatrice: Eda Yiğit
Schneidertempel Sanat Merkezi (Galata, Istanbul)
5-29 maggio h. 11.00-18.00
Ingresso libero