Con tremila decessi e più di centodieci mila contagi in Turchia continuano le misure per il contenimento dell’epidemia di Covid-19. A partire dal 16 marzo il governo ha indetto la chiusura di bar, ristoranti, cinema, teatri e locali notturni. Queste misure sono state seguite subito dopo dal divieto di uscita per i minori di 20 anni e gli ultrasessantenni, dalla didattica a distanza, il lavoro agile e la chiusura delle attività commerciali non di prima necessità. In un paese già fortemente colpito dalla crisi economica e con bacini metropolitani affollatissimi il lockdown è stato emendato per i soli fine settimana e i giorni di festa.
Tuttavia la scelta del blocco totale è stata annunciata improvvisamente poche ore prima dell’inizio del coprifuoco causando un incredibile caos e l’affollamento delle strade per l’acquisto di generi alimentari. Le numerose critiche mosse in seguito a questa decisione avventata hanno portato il ministro dell’interno Süleyman Soylu a presentare le sue dimissioni, che sono state poi respinte dal presidente della repubblica.
Le misure per il contenimento del virus hanno riguardato anche il sistema giudiziario. Oltre al rinvio di moltissimi dei processi che affollano i tribunali turchi, è stata emendata una legge sull’esecuzione penale che ha portato alla liberazione di circa 90 mila detenuti, un terzo del totale [45mila sono stati liberati e ad altri 45mila sono state assegnate forme alternative di detenzione], per ridimensionare il sovraffollamento carcerario. Di questa legge, molto criticata dalle opposizioni e dalle organizzazioni dei diritti umani, non potranno beneficiare prigionieri politici, intellettuali, studenti, accusati per reati d’espressione. In questi giorni è inoltre aumentato il numero dei suicidi dietro le sbarre.
In questo complesso quadro continua il divieto di spostamento intracittadino in 31 province e nel frattempo è cominciato il mese del Ramadan.
Fotoreportage di ©Adan Onur Acar.
Lo stesso fotografo ha pubblicato con Kaleydoskop anche i fotoreportage Trasporti a Istanbul e Scatti da Gezi.