Per celebrare insieme l’inizio del nuovo anno vi proponiamo qui alcuni articoli, pillole di un 2020 che sta per finire. Con questo breve excursus ripercorriamo alcune tappe del nostro racconto della Turchia dell’ultimo anno, incentrato come sempre su cultura, società e attualità.
In questo 2020, ponendo l’attenzione sui sistemi e le dinamiche di produzione e distribuzione cinematografica abbiamo messo in luce le numerose iniziative dal basso che durante tutto l’anno si sono mobilitate per la salvaguardia dei piccoli cinema indipendenti. Abbiamo raccontato come sempre di numerose proteste che continuano a svolgersi in Turchia, come quelle ambientaliste e quelle delle donne che nel 2020 hanno fatto sentire la loro voce forte e decisa come sempre nonostante la censura e i divieti, difendendo strenuamente la Convenzione di Istanbul. Abbiamo poi parlato di musica: dei sogni e della realtà di Gaye Su Akyol, dei versi rap di Ezhel, della resistenza contro ogni tipo di oppressione che ha portato alcuni musicisti del Grup Yorum a pagare questa battaglia con la propria vita.
Kaleydoskop ha dato anche spazio all’attualità: dalla decisione di trasformare nuovamente Santa Sofia in una moschea (seguita anche per altri siti di interesse storico-artistico), al progetto Kanal Istanbul e alle tensioni con la Francia. Abbiamo raccontato la pandemia in Turchia e la gestione dell’emergenza Covid-19 passando per la situazione delle carceri, quella dei rifugiati, la censura e le iniziative online e indipendenti che si sono susseguite aspettando la fine di questo difficile momento.
Il 2020 è stato per noi anche un anno di felici collaborazioni, come quella con la rivista The Passenger e quella con il festival “Venezia a Napoli. Il cinema esteso”. Sono tante le novità editoriali che abbiamo segnalato, seguendo in maniera attenta le nuove uscite di letteratura dalla Turchia tradotte in italiano: da Le Formiche Festanti di Pınar Selek a La risata del Barbaro di Sema Kaygusuz passando per La città dal mantello rosso di Aslı Erdoğan, tre grandi donne che arricchiscono il panorama editoriale ora anche in lingua italiana, e molti altri ancora. Kaleydoskop da parte sua continua l’opera di traduzione mensile di racconti inediti in italiano, uno spazio sempre aggiornato e unico nel suo genere. Oltre alla rubrica dei racconti, continuano la loro pubblicazione in maniera costante anche le rubriche dei fotoreportage, di poesia e di satira, presentando artisti, autori e temi sempre diversi.
Abbiamo anche compiuto tre anni in questo 2020 che, nonostante tutte le difficoltà, abbiamo cercato di affrontare con l’entusiasmo e la passione che contraddistinguono la nostra rivista.
Buone letture e buon anno da Kaleydoskop!